Le 60 Lune di Giancarlo Neri, installazione voluta da Monini come segno d’amore per la città dove l’azienda è nata e produce, hanno illuminato le notti del Festival di Spoleto e sono piaciute proprio a tutti: pubblico, critici e persino ladri che nei giorni scorsi hanno tentato di rubare una, quella posizionata sotto il Ponte delle Torri.
Neri ha posizionato i sessanta globi luminosi su torri, campanili, palazzi e tetti del borgo, dando alla città la visione “multipla” del nostro satellite.
Un’opera straordinaria che sarà possibile ammirare, eccezionalmente, ancora per 2 mesi, fino al 31 settembre per la gioia di chi ha scelto Spoleto anche per le sue vacanze estive, trovandola persino più magica.
Giancarlo Neri è nato a Napoli nel 1955. Nel 1978 si è trasferito a New York dove ha studiato alla Art Students League ed ha vissuto fino al 1997. La sua prima mostra personale è stata alla Kornblee Gallery di New York nel 1983. Dopo gli inizi come pittore, Neri si è dedicato alla realizzazione di installazioni site-specific di grandi dimensioni negli U.S.A., in Sud America ed in Europa. Tra le opere più note “Still Night” alla Clocktower Gallery (PS1) di New York nel 1991, “The Writer” a Londra, Hampstead Heath nel 2005, ora in esposizione permanente alla Villa Reale di Monza, “Luna & Laltra”, installazione permanente al Castel Sant’Elmo di Napoli (2008), “Massimo Silenzio” al Circo Massimo di Roma nel 2007, poi replicata a Madrid (2008), Dubai (2009) e a Rio de Janeiro nel 2012, e “Audioghost68” sul Cretto di Burri a Gibellina (TP) nel 2015. Attualmente vive e lavora a Roma.